Se c’è un uomo in grado di far cadere tutte le donne ai suoi piedi, o meglio, alle sue scarpe, quello è Christian Louboutin. Lo stilista francese è stato in grado di costruire in un tempo relativamente breve (20 anni) un brand di successo, che unisce in un’unica linea di pensiero la moda, il piacere, la sensualità e la bellezza femminile, innalzata di quei 12 cm su cui ogni donna sogna di poggiare i propri piedi. Ora il designer apre per la prima volta le porte del suo mondo affascinante, diventando il protagonista di un nuovo documentario della rete inglese: The World’s Most Luxurious Shoes.

“Vedrete un documentario su qualcuno che ama quello che fa, ma che fa qualcosa che è completamente inutile, ma di cui sono molto fiero” ha detto lo stilista. “Se per voi non è un problema, allora benvenuti!”. Sembra questo lo spirito dello stilista più amato al mondo, le cui creazioni sono per molte donne dei sogni racchiusi nei cassetti.

The World's Most Luxurious Shoes, il documentario su Christian Louboutin

Channel 4 mostrerà a tutti gli appassionati di moda e delle calzature del designer il risultato del lavoro del direttore Michael Waldman e del suo team, che ha seguito Mr. Louboutin in un viaggio della durata di un anno alla conquista del Medio Oriente e dell’Asia, partendo da Parigi e passando per Milano, Mumbai e l’Himalaya. Ed è proprio qui che lo stilista ha rivelato la sua idea di creare una nuova linea di scarpe artigianali utilizzando pezzi di legno provenienti da queste montagne.

“Seguire Christian Louboutin intorno al mondo – da Parigi all’Himalaya e la sua amica Regina di Bhutan, dai ricchissimi clienti di Mumbai al suo santuario in Portogallo – è stata una rivelazione, che mi ha mostrato un meraviglioso perfezionista al centro di un affascinante impero” ha dichiarato Michael Waldman.

The World's Most Luxurious Shoes, il documentario su Christian Louboutin

Il documentario non è però solo un viaggio di affari, in cui il business della casa di moda tenta l’espansione in nuove aree geografiche. Mr. Louboutin mostra anche lati della propria personalità e del suo modo di lavorare, “poco organizzato“, che lo ha portato però al successo. “Ho tante cose nella mia testa, ma non sono capace di dare loro una struttura. Sono anche un pessimo leader.” La creatività e la passione per le sue scarpe lo hanno aiutato però nella costruzione di un impero che vanta clienti in tutto il mondo e donne capaci di follie pur di indossare la suola rossa scarlatta.