Francia, 1940.
Coco Chanel sotto il nome di Westminster, attribuitole per la relazione clandestina che intratteneva all’epoca con il Duca di Westminster, viene reclutata come spia dall’Intelligence militare tedesca di Adolf Hitler: l’Abwehr. Tutti la conosciamo come icona di stile, portatrice di classe ed eleganza e ideatrice della moda del Novecento, ma non tutti sappiamo che in quegli anni Madame Coco era diventata l’agente F-7124.

A parlane per la prima volta il giornalista americano Hal Vaughan, il quale dopo attente ricerche nei numerosi archivi francesi, americani e tedeschi del tempo, raccoglie tutto il suo lavoro in un’opera dal titolo: “A letto col nemico – La guerra segreta di Coco Chanel”.
Sembra, dunque, non avere dubbi a riguardo. L’autore dichiara che all’età di 57 anni per la celebre stilista hanno inizio diverse spedizioni in Spagna al fianco di Louis de Vaufreland, incaricato, invece, di reclutare nuove spie. Lo scopo sembra essere la difesa, quella di André, nipote di Coco imprigionato in un campo del Terzo Reich. La stoffa di questa donna era fatta di tenacia e caparbia, qualità che ha dovuto apprendere sin da bambina e che ha, poi, tradotto in tailleur e tubini intramontabili. Senza dimenticarci di Chanel N°5, il profumo di casa Chanel che raggiunse l’apice del successo grazie alla malizia della splendida Marilyn Monroe: durante un’intervista rilasciata alla stampa, infatti, le chiesero cosa indossasse la sera per andare a letto e, con fare accattivante, Marilyn rispose “due gocce di Chanel N°5”. UN profumo che ha una storia molto più complessa di quanto si possa immaginare.

Chanel N°5 fu ideato nel 1922 e Coco deteneva solo il 10% delle quote di una società che vedeva come maggiori proprietari i fratelli Wertheimer.
Stando a quanto emerso dai documenti francesi, Coco sembrerebbe aver sfruttato le sue conoscenze naziste per tentare – in modo vano – di estromettere i co-proprietari del business più grande del mondo in fatto di profumi. Una fragranza che racchiude in sé il profumo del sacrificio, della lotta e della passione, quella per l’unicità.

“Per essere insostituibili bisogna essere diversi”
Gabrielle Bonheur Chanel

E, di certo, ha mantenuto la parola.
Ha sfidato il destino Coco: figlia del peccato, viene concepita fuori dal matrimonio da un papà ambulante e una mamma sotto gli occhi di tutti per lo scandalo, all’epoca molto grave, nasce e cresce in un ospizio per poveri.

La sua avventura da spia nazista si conclude con la fine della Seconda Guerra Mondiale che la vede prigioniera. Poche ore dopo grazie all’intervento di Winston Churchill, amico fidato di Coco, torna ad essere libera. Ciò nonostante Coco ha sempre negato questa storia.