Ebbene sì, quest’anno le collezioni ready-to-wear spring/summer 2015 parlano chiaro: si ritorna al look anni settanta, i gloriosi anni dei figli dei fiori.
Già nel 2011 avevamo assistito ad un ritorno (o quasi) del look anni settanta con capi interamente all’uncinetto firmati Christopher Kane, ma con le collezioni di questa stagione non c’è modo di scamparla. Pantaloni a zampa, frange, sandali a zeppa, sciarpe sottili e stampe floreali: un vero e proprio revival di quegli anni e delle sue protagoniste, le fantastiche groupies.

Heidi Slimane per Saint Laurent

Per la collezione s/s 2015 di Saint Laurent, Heidi Slimane non lascia nulla all’immaginazione. Collezione interamente ispirata al mondo delle groupies, delle band rock e ai loro tour, questo fantastico artista è riuscito a conciliare benissimo il passato della maison con una visione più contemporanea dello stile hippie. Come da tradizione, abiti cortissimi, accessoriati però da sciarpe sottili e da chubbies in pelliccia colorata che donano quel tocco glam rock tipico di quegli anni. Altro punto focale della collezione è il sandalo a zeppa dai colori accesi o glitter.

Tom Ford e il total black

Capelli arruffati alla “I don’t give a damn”, trasparenze e capi total black illuminati da dettagli oro, argento o glitter: questi sono gli ingredienti della collezione s/s 2015 di Tom Ford. Anche qui ricompaiono i fantastici pantaloni a zampa a vita alta, con bluse alla vedo non vedo e platform altissime con cinturino alla caviglia.

Emilio Pucci e i dyed dress

Pantaloni a zampa (ormai una costante), vestiti e cappotti con frange, poncho e stivali: ecco la versione groupie della donna per Emilio Pucci. Meno aggressiva di quella di Tom Ford e più eterea di quella di Saint Laurent, la maison italiana ha ricoperto la figura femminile con dyed dress, spesso lunghi, dai colori sgargianti e psichedelici.

House of Holland: un inno alle stampe

Con la collezione di House of Holland, siamo letteralmente catapultati nel mondo dei fiori, fatto di colori e stampe.
Abiti A-line dai disegni eccentrici, in pieno stile Woodstock, oppure dai toni metallici, dal mood “let’s go to the disco”.