Anna Wintour e Franca Sozzani, le dee del fashion editing, posseggono davvero pochissimi punti in comune tra cui questo: ricoprono entrambe rispettivamente la carica di direttrici di Vogue AMERICA e Vogue ITALIA dal 1988, anno fertile per la moda.
Questo dettaglio sembra avvicinare due mondi costantemente opposti non solo per la personalità forte delle due, ma anche e sopratutto per la gestione differente delle due riviste nonostante figlie dello stesso nome.
Ecco allora due stili a confronto, due punti di vista differenti e divergenti nonostante una forte amicizia nata dall’amore per l’arte della scrittura di moda.
Vogue si scinde tra il “diavolo” della moda, la regina indiscussa della sociopatia Anna Wintour e l'”angelo” della moda, la modesta e semplice Franca Sozzani.

Caschetto e sguardo misterioso, sveglia alle 5 del mattino, Starbucks a colazione, una collana preferita sul collo, la Primavera addosso, il pizzo, la pelliccia, Orgoglio e Pregiudizio nella mano, la borsetta mai con sé, l’humour, l’avocado, il gelato al caffè: è Anna Wintour.
Frase che la descrive: “Uno dei pettegolezzi meno veri su te? Sono tutti veri“.

Pelle lucida, lunghi, folti e ricci capelli biondi, trucco semplice, sguardo sereno, stile etnico e boho, sorriso smagliante, rifiuto al botox: è Franca Sozzani.
Frase che la descrive: “Mi piace prendermi cura di me ma l’invecchiamento è normale: la mia faccia mostra la mia vita“.

Anna wintour rinuncia al nero come capo indispensabile, quello che mai sarà in copertina, Franca Sozzani, invece, non lo abolisce del tutto ma ritiene che la questione non debba dilungarsi sul “capo irrinunciabile” bensì su un fattore di personalità, dice infatti: “Bisogna seguire quello che è il tuo stile, cioè bisogna essere svincolati da quello che tutti ti impongono o che ti dicono quello che devi fare.
Non posso risponderti il tubino nero piuttosto che il cappotto fantasia … perché non c’è una regola, la regola sei tu a doverla fare
“.

Anna Wintour osa con lo stile, ci gioca, sfoggiando look inconsueti, fuori dall’ordinario: la stravaganza è la sua parola d’ordine.
Franca Sozzani, al contrario, proclama la semplicità: “La semplicità è più difficile da creare della stravaganza fine a se stessa“. (da Blog del Direttore, Vogue, 7 giugno 2012)

L’eleganza è l’emblema dello stile di Anna Wintour.
Iconica, risoluta ma elegante in qualsiasi abito o look, l’imperatrice di Vogue AMERICA ritiene che elegante è ciò che si indossa con stile, ma non solo.
Punto di incontro con Franca Sozzani è l’idea che una donna sia elegante non solo per l’outfit indossato ma anche per il modo in cui lo indossa.
L’eleganza è un atteggiamento, non è legata ad un capo di vestiario. Si può imparare ad essere vestiti bene, ma non necessariamente si impara ad essere eleganti. Ci si muove in un certo modo, ci si siede in un certo modo. Le mani, il viso hanno un atteggiamento elegante nelle movenze” dice Franca Sozzani su Vogue.it.

E ancora, entrambe riconoscono l’impossibilità per molte donne di essere eleganti, come riassume la Sozzani: “Tutte le donne aspirano ad essere eleganti e, senza capire il vero senso di questo termine, comprano, in una vita, tonnellate di abiti, borse, scarpe. Le abbinano anche bene, a volte in maniera troppo banale e piccolo borghese come la borsa dello stesso colore del cappotto o abbinata alle scarpe, old style. Ma non sono affatto eleganti“.

Ma che la moda sia anche la culla dei disturbi della gioventù, è ormai un fatto consolidato.
Attente ai problemi giovanili seppur in maniera differente, Anna Wintour sistema il tiro sulle immagini che possono essere fraintese dalla popolazione giovanile in un’intervista a TheCut: “in termini di Teen Vogue, Amy [Astley] è molto attenta e si parla assieme tutto il tempo. Con i teenager stiamo attenti a fare in modo che le immagini non siano sconvolgenti soprattutto con quelle di giovani donne che potrebbero in qualche modo essere fraintese“.

Franza Sozzani, invece, insiste sull’omologazione giovanile, sul loro sentirsi massa e su quanto la moda possa essere anarchia e sovvertimento di regole: “La moda oggi è in uno stato di totale anarchia e non approfittarne per essere uguali alle altre significa perdere una grande opportunità“.

Ma quanto e come i social hanno influenzato la moda?
A questa domanda, Anna Wintour ha risposto: “Ecco, i social media hanno cambiato il nostro modo di guardare tutto, e penso che sia sorprendente e incredibile e affascinante. Ovviamente, c’è una qualità voyeuristica in questo, ma penso anche che sia abbastanza umano ed è un modo di condividere e di parlare e, si sa, forse è un po’ meno del semplice parlare al telefono. Penso che sia un altro modo per tenersi in contatto, e sarebbe ridicolo non abbracciare questo nuovo sistema. Non è solo una cosa che personalmente ho scelto di fare però“.

Franca Sozzani, dal canto suo, ha lodato Instagram come social che fa da collante tra la moda e le immagini:” Instagram ha dato un nuovo significato alla fotografia. Se prima aveva la funzione di cristallizzare un “ricordo”, ora è diventata anche e sopratutto un linguaggio, un modo di comunicare. Attraverso Instagram si assiste ogni giorno a un dialogo non solo con le immagini ma tra le immagini stesse“.
Sottile ma precisa la differenza con Anna Wintour che alla richiesta “puoi scattarti un selfie?“, ha risposto “Non ho mai scattato un selfie e non ho intenzione di iniziare ora“.

Nonostante differenze e affinità, le due in fatto di stile non sbagliano mai.
Franca Sozzani ha indossato un completo Prada alla Parigi Fashion Week sfoggiato da Anna Wintour, settimane prima, alla New York Fashion Week.
Stesso outfit, stesso ruolo, stessa occasione (o quasi), e unica perplessità: che la Sozzani ci volesse dire che non solo i diavoli vestono Prada?