Finalmente la notizia è ufficiale. Dopo dieci giorni dall’abbandono di Frida Giannini, la maison toscana Gucci ha un nuovo direttore creativo. Si tratta di Alessandro Michele, 42 anni, che dal 2011 è stato il braccio destro della Giannini.

Laureato all’Accademia di Costume e moda di Roma, proprio come Frida Giannini, Michele è entrato in Gucci nel 2002, nel 2011 ha ottenuto l’incarico di responsabile della pelletteria, delle scarpe, dei gioielli e della home collection e a settembre è stato nominato direttore creativo di Richard Ginori.

La rivista Vogue Italia è stata la prima a lanciare il nome di Alessandro Michele come uno dei possibili candidati all’ambito posto di direttore creativo della centenaria maison fiorentina, ma fino ad oggi sono stati solo rumors. Tra i possibili candidati si vociferava anche il nome dello stilista Tom Ford.
Il debutto di Michele come direttore creativo di Gucci è avvenuto lunedì con la collezione uomo 2016 durante la Men Fashion Week.

A proposito del suo nuovo ruolo, Marco Bizzarri, president e CEO di Gucci, ha dichiarato:

«Al termine di un processo di selezione attento e ponderato, Alessandro Michele è stato scelto per ricoprire il ruolo di Direttore Creativo di Gucci sulla base della sua visione contemporanea del marchio, che ha saputo sviluppare nel corso degli anni e alla quale darà forma da partire da oggi. Alessandro ed io siamo pienamente allineati sulla nuova visione contemporanea di cui Gucci ha bisogno, e sarà questa visione che ci guiderà nell’esercizio dei nostri rispettivi ruoli».

Mentre nel comunicato ufficiale François-Henri Pinault, chairman e CEO di Kering, ha affermato:

“Durante la sua storia, Gucci ha sempre creato attesa ed eccitazione attraverso prodotti e collezioni innovative e distintive. In questo modo, Gucci si è affermato come il marchio italiano di moda più conosciuto, nonché uno dei più rilevanti ed iconici marchi di lusso nel mondo. Alessandro Michele possiede sia le qualità che la visione necessarie per portare un nuova prospettiva contemporanea a Gucci, e guidare il marchio in un nuovo, eccitante capitolo della sua storia.”